Massimo impegno in vista degli obiettivi «Race to Zero»: nell’ambito del vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Glasgow, il presidente e CEO di Volvo Cars, Håkan Samuelsson, si è impegnato a rendere il trasporto individuale a emissioni zero entro il 2040, insieme all’industria e ai Governi.
«È giunto il momento di intraprendere misure concrete a tutela del clima», afferma convinto Håkan Samuelsson, CEO di Volvo. La sostenibilità è al primo posto per la casa automobilistica svedese. È stato quindi naturale che Volvo Cars abbia cofirmato la dichiarazione di Glasgow alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26.
«Race to Zero»
In cosa consiste la dichiarazione di Glasgow? I leader del settore, insieme alle comunità di Stati, si impegnano a eliminare gradualmente i veicoli con motori tradizionali al più tardi entro il 2040. Il trasporto a emissioni zero non è più quindi una visione, ma diventerà una realtà.
Per Volvo Cars gli obiettivi «Race to Zero» sono troppo a lungo termine. Già entro il 2025, più della metà delle vendite mondiali di Volvo dovrà essere generata da auto completamente elettriche, e a partire dal 2030 l’azienda offrirà solo auto puramente elettriche. «Il nostro progetto di diventare entro il 2030 una casa automobilistica puramente elettrica è uno dei più ambiziosi del settore, ma non possiamo raggiungere da soli il trasporto a emissioni zero», spiega Håkan Samuelsson, CEO di Volvo.
La valuta del futuro: il prezzo della CO2
Gli obiettivi interni di protezione del clima di Volvo Cars vanno oltre la dichiarazione di Glasgow. Entro il 2040 Volvo intende diventare un’azienda climaticamente neutra. Per questo ogni futuro modello sarà sottoposto a una «valutazione dell’impatto della sostenibilità». Per ogni tonnellata di CO2 prevista durante l’intero ciclo di vita del veicolo, viene sostenuto un prezzo che Volvo Cars fissa internamente a un livello molto più alto rispetto alla media internazionale: 1000 corone svedesi (circa 106 franchi svizzeri) per tonnellata di CO2 per tutte le divisioni aziendali. L’obiettivo è che ogni modello di auto deve essere redditizio anche con una tariffazione della CO2 rigorosa; a tale scopo tutte le scelte relative alla progettazione, all’approvvigionamento e alla produzione dei veicoli devono basarsi su criteri di massima sostenibilità.
Björn Annwall, Chief Financial Officer (CFO) di Volvo Cars ne è convinto: «Un prezzo della CO2 globale è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici del mondo. Valutando le auto future in base alla loro redditività al netto delle emissioni di CO2, ci aspettiamo un’accelerazione delle misure che ci aiuteranno a identificare le emissioni di CO2 e a ridurle già oggi».